Deserto e Altopiano

Girovai.com ti porta a conoscere il deserto più arido del mondo. Visita gli spettacolari paesaggi nelle alture della cordigliera delle Ande, i famosi geyser, le saline… e conosci costumi e cultura locali.

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Geografia

Questa zona remota, con un’altitudine media di 3.600 metri sul livello del mare, non è semplice da visitare, ma la mistica e la bellezza che le sono proprie meritano qualche sacrificio. È una terra di contrasto tra vulcani, laghi e deserto.

Il nord del Cile è dominato dal deserto di Atacama, il più arido del mondo. Il deserto è interrotto da gole che danno origine a zone conosciute come la Pampa del Tamarugal. La Cordigliera delle Ande ha un’altitudine elevata ed è teatro di un’importante attività vulcanica, la quale ha permesso la formazione dell’altopiano andino e di distese di sale come la salina di Atacama, risultato dell’accumulazione di sedimenti nel corso degli anni.A partire dal lago Titicaca, la cordigliera delle Ande si distende progressivamente verso sud lasciandosi alle spalle, tra le sue vette, una pianura molto estesa chiamata Altopiano o Puna, che comprende regioni di quattro paesi: Perù, Bolivia, Cile e Argentina. Questa conca sedimentaria, con il livello di precipitazioni più basso al mondo, possiede un ecosistema unico ed è il luogo intatto più antico del pianeta (si stima che la sua formazione risalga a 25 milioni di anni fa).

Foto: Wikipedia.com

Flora e Fauna

Flora e Fauna Nonostante la mancanza di precipitazioni e l’estrema aridità del suolo, alcune speci animali e vegetali, con una straordinaria capacità di adattamento, riescono a sopravvivere alle dure condizioni climatiche della zona nord del paese.

Tra di loro troviamo l’artemia, un organismo invertebrato della lunghezza di un centimetro, il cui cacciatore è il fenicottero, un uccello che si riconosce per il piumaggio bianco-rosato e per il volo elegante, quasi sempre in stormi.L’uccello più importante delle Ande è però il condor, che arriva a 3,5 metri di apertura alare e 12 kg di peso. Altre speci di uccelli sono la pernice andina e il nandù. Tra i mammiferi troviamo il lama, l’alpaca, il guanaco e la vigogna, ma anche la volpe colorata e roditori come la viscaccia e il cincillà.

La flora è invece rappresentata da erbe e fiori come la gramigna salata, il timo e la yareta che risalta per la sua capacità unica di adattamento. Questa specie endemica, che nasce a un’altura compresa tra i 3.000 e i 5.000 metri, si distingue per la sua estrema durezza, simile a quella delle rocce dove cresce. È una specie longeva e dalla crescità lenta. Per raggiungere il mezzo metro di spessore necessita tra i 100 e i 150 anni e se ne possono incontrare esemplari vecchi oltre 500 anni. La yareta produce una resina che può essere usata come combustibile, cosa che ha portato l’industria mineraria a sfruttarla in maniera indiscriminata, arrivando a metterne in pericolo l’esistenza stessa.

Tra gli alberi troviamo il chanar (una pianta fabacea) e il carrubo, caratteristici per la loro frondosità e per il piacere che la loro ombra regala durante il giorno, e alcune speci da frutta.

In questa regione crescono anche diverse speci di cactus, una famiglia di pianta che, per adattarsi ai climi aridi, si è spogliata delle sue foglie e si è coperta di spine in cui concentra l’acqua. Tra queste vale la pena citare il candelabro e il cardon (una cactacea originaria del Messico). Foto: Wikipedia.com

Storia

A partire dall’XI secolo, nella zona nord del paese, aymara, atacameni e diaghiti cominciarono a subire l’influenza dall’impero Inca nella maniera di coltivare.

Proprio le influenze delle diverse civiltà che da qui sono passate, fanno di questa regione un territorio estremamente ricco dal punto di vista culturale e archeologico. I geoglifi del Cerro Pintado e i pucarà di Quitor e Lasana, ci testimoniano lo straordinario grado di sviluppo che avevano raggiunto i popoli originari in questa zona.

A uno di loro in particolare, i Colla, dobbiamo la sopravvivenza delle forme tradizionali di vita andina come l’economia pastorizia di altura o quella agricola di patate e granoturco; la raccolta di carrubo e sale; la maniera di costruire; la medicina tradizionale e le tecniche di previsione; gli strumenti musicali erque, quena, siku e casse; il culto per la terra madre e numerose altre credenze che i Colla si sono tramandati di generazione in generazione, attraverso riti e pratiche sociali. Con l’arrivo della nuova religione ufficiale, la religiosità ancestrale è riuscita a sopravvivere, contaminandosi con le nuove credenze, e ha dato vita a quella che oggi viene chiamata religiosità popolare.

Testimoni di un passato meno remoto, ma ugualmente importante, sono le fabbriche di nitrato, che in epoche più recenti è stato sostituito dal rame.

Foto: Wikipedia.com

Cultura

È attraverso l’arte, i riti e i costumi che i villaggi e i loro abitanti preservano e tramandano le cose essenziali e più importanti delle proprie radici. Nel caso dell’altopiano, questo spirito andino si manifesta attraverso numerose cerimonie.

Feste tipiche dell’altopiano: Le celebrazioni delle feste più popolari di San Pedro e delle zone limitrofi, affondano le proprie radici nella credenza religiosa e per questo rivestono una grande importanza nella vita delle persone che abitano la regione. Queste feste sono frutto di una mescola tra i riti ancestrali e i culti portati dagli spagnoli, in particolar modo il cattolicesimo. Qui sotto troverete una lista delle festività più importanti della zona e le date in cui tradizionalmente si celebrano.

Gennaio:

Festa della Vergine della Candelaria, villaggio di Caspana. Dal 31 gennaio al 3 di febbraio.

Febbraio:

Carnevale, in borghi atacameni e vari villaggi della II regione. 5 e 10 di febbraio.

Maggio:

Festa della Santa croce a San Pedro de Atacama. 1 e 4 Maggio

Giugno:

  • Machaqmara (Capodanno Aymara). 21 giugno.
  • Floramiento del ganado (rito propiziatorio per il bestiame). Si celebra nei villaggi atacameni il 24 giugno.
  • Giorno internazionale dei popoli indigeni. 24 giugno.
  • Festa di San Pedro e Pablo. Una delle più importanti della regione, in cui si celebra il patrono del villaggio. Dura una settimana e il suo giorno più importante è il 29 giugno, quando l’effige del patrono percorre le vie del paese.

Luglio:

Festa di San Santiago, nel paesino di Santiago del Rio Grande. Tra il 23 e il 26 luglio.

Agosto:

  • Pachamama. Ricompensa alla Pachamama. Villaggio atacameno. 1 Agosto.
  • Giorno internazionale dei popoli indigeni. 9 Agosto.
  • Cerimonia di pulizia dei canali, a Calama e San Pedro de Atacama.

Settembre:

  • Giorno internazionale della donna indigena. 5 settembre.
  • Festa della Vergine di Guadalupe, la celebrazione più importante della provincia di El Loa. 8 settembre.

Ottobre:

Cerimonia di pulizia dei canali, a Calama e San Pedro de Atacama.

Clima

Nell’entroterra della zona nord del Cile si trova il deserto di Atacama, famoso per la scarsità delle precipitazioni

Nonostante la vicinanza dell’oceano Pacifico, sono due i fattori principali che condizionano la sua aridità:1) l’influenza dell’anticiclone del Pacifico meridionale, che blocca il passo di sistemi frontali e 2) l’effetto di barriera della cordigliera delle Ande, che impedisce l’arrivo delle masse di aria umida provenienti dal settore tropicale continentale.

Sull’altopiano, le forti radiazioni solari e le emissioni notturne di radiazioni infrarosse dalla superficie spiegano il forte contrasto termico tra giorno e notte. In questo modo, la maggior parte delle notti (estate compresa) è gelata, mentre a mezzogiorno fa molto caldo. La variazioni possono andare dai 30 °C durante il giorno ai -5 °C di notte e 25 °C a metà giornata.

La presenza del lago Titicaca determina una variazione dell’umidita e della temperatura nelle zone nord e ovest, rispetto al sud e all’est.

Foto: Wikipedia.com

Cosa Portare?

Abiti leggeri, comodi e pesanti, possibilmente in polar, magliette, biancheria intima (calzini di ricambio), pantaloni corti e pantaloni anti-vento.

Scarpe tipo trekking, scarpe da ginnastica, sandali e costume da bagno. Occhiali da sole protezione UV, cappellino anti-sole, cappello di lana, guanti, sacco a pelo per temperature basse, asciugamano, bottiglia per l’acqua, protettore solare ad alto fattore di protezione, macchina fotografica e telecamera, batterie, salviettine umide usa e getta, binocolo, articoli per l’igiene personale e primo soccorso.

 

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